.:Zoro™:. |
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| Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch’ora si rompono ed ora si intrecciano a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
PARAFRASI:
Passare il pomeriggio in ozio per il caldo e pensare in tutta tranquillità vicino ad un muro bollente di un giardino, e ascoltare tra gli arbusti e la sterpaglia lo schiocco dei merli e i fruscii delle serpi. Spiare, fra le spaccature del terreno e sull’erba, file di formiche rosse che ora si dividono ora si riuniscono su un mucchietto di terra. Osservare tra i rami gli alberi il mare vivo e luccicante, mentre si alzano tremuli scricchi di cicale dalle aride colline. E camminando nel sole che abbaglia, sentire con tristezza e meraviglia che la vita e la sua sofferenza non è nient’altro che passeggiare di fianco a un muro che ha in cima dei cocci aguzzi di bottiglia.
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